Il nostro corpo possiede ben quattro milioni di ghiandole sudoripare, suddivise in due tipologie: le ghiandole eccrine sono responsabili della funzione fisiologica di regolare la temperatura corporea e di eliminare le tossine, ma sono anche stimolate da molte altre circostanze: ad esempio nelle situazioni di paura, rabbia, tristezza, dolore fisico, imbarazzo, stress, sforzo fisico particolare, difficoltà emotive. Sudare in eccesso significa soffrire di iperidrosi.
Le ghiandole apocrine, invece, reagiscono esclusivamente a stimoli dal sistema nervoso (involontario) e dagli ormoni.
Il sudore prodotto da queste ghiandole è, in sé, inodore. Il problema incorre quando entra in contatto con i batteri presenti sulla pelle, si decompone e forma nuove sostanze che spesso hanno un cattivo odore.
A differenza di altri animali a sangue caldo, l’uomo ha ghiandole dappertutto nel corpo, ma non equamente distribuite: esse, infatti, si trovano principalmente nelle mani, nei piedi, sulla fronte e all’interno delle ascelle.
Nelle ascelle, per esempio, ci sono oltre 25.000 ghiandole, sia apocrine, sia eccrine. Quando c’è una sovra produzione di sudore, insieme agli altri fattori che citiamo in basso, andiamo incontro all’iperidrosi.
Il sudore diventa eccessivo quando, in pochissimi casi, le ghiandole apocrine sono troppo stimolate (nei casi di disfunzioni ormonali o del sistema nervoso) oppure, in moltissimi casi, quando le ghiandole eccrine sono troppo stimolate dalla paura, dal caldo, dalla tristezza, dalla rabbia, dallo stress, dallo sforzo fisico, da problemi emotivi.
Questa si chiama iperidrosi e il 5% della popolazione adulta ne soffre.